Frode fotovoltaico, coinvolti due nocesi
Una frode da 16 milioni di euro per indebiti finanziamenti erogati a danno del gestore dei servizi energetici. Otto impianti per circa 30 ettari di estensione, allestiti sul territorio di Noci e Turi, sarebbero, secondo le indagini, solo formalmente di proprietà di differenti personalità giuridiche ma di fatto riconducibili alla "Cpl Concordia”, la cooperativa modenese già coinvolta nel caso della metanizzazione di Ischia.
14 gli avvisi di garanzia emessi, anche a capo di 2 nocesi, per i reati di associazione a delinquere, falsità ideologica in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La Guardia di Finanza di Monopoli che ha effettuato il sequestro, anche di diversi conti bancari, ritiene che gli impianti di piccola potenza (affidati ora all'autorità giudiziaria) consentivano di eludere la procedura prevista per il rilascio dell'Autorizzazione unica regionale con una semplice Scia da presentarte all'ufficio tecnico del comune: più piccolo l'impianto e maggiore l'incentivo erogato, senza considerare la tariffazione agevolata che premia l'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici per un periodo di 20 anni.